Ballo liscio

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L’origine del ballo liscio

Il ballo liscio nacque tra ‘800 ed il ‘900 in Romagna. In questi stessi anni erano attive orchestrine di musica da ballo in tutte le città romagnole.
Generalmente il repertorio delle musiche ballabili era costituito da stile viennese, musiche di compositori locali, composizioni di tradizione folclorica e riduzioni di famosi brani d’opera. La formazione prendeva il nome dal capo-orchestra. Si ricordano: Giuseppe Carloni (Cesena), Achille Abbati (Savignano), Camillo Mingozzi (Ravenna), Carlo Gherardi (Cervia). Solo uno di questi lasciò il segno in maniera incancellabile, e fu il violinista Carlo Brighi (detto anche Zaclén). La sua Orchestra era formata da tre violini, un clarinetto in do e un contrabbasso. Il primo violino eseguiva le parti principali e i virtuosismi. Il secondo violino aveva il compito di raddoppiare la melodia del primo. Il terzo violino svolgeva la funzione di accompagnamento, seguendo la melodia con gli accordi (successivamente questa parte fu assunta dalla chitarra); mentre il clarinetto seguiva le note del violino nelle battute di virtuosismo, eseguiva le fioriture, alternandosi con il primo violino. Tra gli indubbi meriti di Brighi, vi fu l’idea di accelerare i tempi tramite il clarinetto in do, che ancora oggi ha un ruolo predominante nel genere.
Intorno agli anni venti si introdusse il cantante, questo ruolo inizialmente dallo strumentista dalla voce più gradevole. Ma successivamente le orchestre impiegarono di cantanti professionisti, i quali si avvalsero di un proprio ruolo, quello di conduttore del gruppo. Durante i primi anni, finchè non fu perfezionato il microfono, il suono della voce veniva amplificato dal megafono, e sempre in questi stessi anni comparve nelle orchestre di liscio, la batteria, che assegnò all’esecuzione brio e movimento.

Negli anni 1928 il giovane Secondo Casadei fondò la propria orchestra e con il passare del tempo divenne il musicista più popolare del liscio, generando un numero incredibile di imitazioni. Egli creò quella che si può definire la formazione standard del liscio prima maniera caratterizzata da violino, clarinetto e sassofono come solisti mentre come sezione ritmica basso e batteria.
Nel secondo dopoguerra la formazione matura della sua orchestra era formata da: Secondo Casadei (primo violino), Giovanni Fantini (chitarra, banjo, voce e presentatore), Guido Rossi (clarinetto in do), Elmo Bonoli (secondo violino), Primo Lucchi (sassofono contralto), Olindo Brighi (contrabbasso) e Leo Sirri (batteria).
Casadei fu autore di circa 1000 brani, tra cui il brano liscio forse più famoso nel mondo: Romagna mia. Se Brighi fu l’inventore, Casadei è considerato il principale portavoce del Liscio, tanto da venir chiamato “Lo Strauss della Romagna”.
Prima della scomparsa di Casadei, avvenuta nel 1971, chiamò vicino a se il nipote Raul, che prese il suo posto portando un genere di musica di maggiore diffusione. La tendenza fu di accelerare il ritmo della musica, specialmente nella Polca, rispetto allo stile di Brighi, che era più melodico e disteso, ne soffrirono il dialogo tra i due soliti: il violino e il clarinetto. Uno strumento in particolare prese il posto del violino, il sassofono più adatto, insieme al clarinetto, all’esecuzione virtuosistica di note staccate e spezzate.
Tra le prime orchestre romagnole ricordiamo:
.l’Orchestra Casadei;
.l’Orchestra Castellina-Pasi;
.l’Orchestra Borghesi;
. La vera Romagna di Ivano Nicolucci, franco Bergamini ed Ivan Novaga;
Nel 1960/70 circa, si contavano in romagna almeno 400 orchestre da ballo, di cui il primo su tutti era appunto Raoul Casadei, in questo periodo aprì la Ca’ del Liscio (adesso chiamata Ca’del Ballo), che non era altro che una delle prime discoteche multisala, in cui suonavono tutti i generi musicali allora predominanti: discomusic, boogie ed il liscio dove i Casadei erano ospiti fissi.
Oltre all’Orchestra Casadei, vi fu un’altra grande formazione di grande successo discografico, ovvero l’Orchestra Castellina-Pasi che arrivò a conquistare fino a tre dischi d’oro e superando il traguardo del milione di copie vendute.
Negli anni ’80 il liscio conobbe una fase di recesso con l’affermarsi della disco music, ed allo stesso modo le orchestre subiscono un rallentamento dovuto alla musica mixata dai DJ (disc-Jockey); Con gli anni ’90 il liscio viene unito nei programmi musicali delle orchestre insieme ad altri generi da ballo come tango, generi latini (bachata, merengue, salsa, samba) e balli di gruppo; la stessa Orchestra Casadei sperimenta nuovi generi.
Ad oggi sono molto poche le orchestre da ballo che hanno un repertorio unicamente formato da valzer, polca, mazurca.

Curiosità

I luoghi da ballo e il ballo al pachetto:

La balera è un grande salone da ballo con servizio da Bar.
La prima fu aperta proprio da Brighi nel 1910 Bellaria, e fu chiamata: il Capannone Brighi (successivamente rinominata Salone Brighi).
In Piemonte troviamo una curiosa variante della balera,ovvero il bal a palchett (ballo a palchetto). Si trattava di una pista da ballo circolare chiusa, con la centro un palo a cui veniva fissata una corda. Tale corda veniva tesa alla fine di ogni ballo e un addetto compieva un giro totale della pista così da far uscire il ballerino da essa.Per poter entrare nuovamente in pista, si doveva pagare, in questo modo veniva pagato ogni singolo ballo e non tutta l’intera serata.
In alcune zone del Piemonte questa tradizione è stata portata avanti, in alcune sagre si paga ancora l’accesso alla pista da ballo.
Il liscio come danza sportiva:
Le catogorie di ballo sono riconosciute dalla FIDS (federazione Italiana Danza Sportiva), la stessa ha codificato il ballo liscio come danza di coppia nella categoria:
. Stile Nazionale come liscio unificato
. Stile Tradizionale e Folkloristico come liscio tradizionale piemontese, danze folk romagnole e danze emiliane (o filuzziane).
La seconda categoria segue la divisione esistente nelle tre correnti nel ballo liscio Romagnolo, Emiliano e Piemontese, si differenziano per caratteristiche nel numero di battute (cioè nella velocità), nelle figure e nella tecnica di esecuzione.
-Liscio Romagnolo (è stato riconosciuto come come disciplina ufficiale con il nome Danze Folk): questo ballo è caratterizzato da un esecuzione brillante, data dalla presenza ritmica di chitarra e batteria, e veloce dei brani scritti principalmente per Violino, clarinetto di Do e sassofono, ed è il liscio più conosciuto.
-Liscio Emiliano, questo ballo è molto più disteso, anche se simile a quello romagnolo, i solo strumenti -principali sono voce, fisarmonica e sassofono. E’ molto diffuso il Lombardia e Veneto
-Liscio Piemontese (è stato riconosciuto come disciplina ufficiale com Liscio Piemontese o Tradizionale), è molto più lento di quello romagnolo, i soggetti principali nell’esecuzione della musica sono la fisarmonica, il clarinetto, il sassofono e la voce. In qualche orchestra viene sostituito al basso elettrico, il basso a tuba, e non utilizzano la chitarra.

Come mai il ballo liscio si dice Unificato

Fin dal primo momento i tre balli compresi nel ballo liscio (Mazurca, Polca e Valzer Viennese) ebbero una estesa espansione sia nella nobiltà che tra la gente dei campi. A parte il Valzer che, in virtù del fatto che può essere ballato o girando a destra o girando a sinistra, ha conservato ovunque le sue caratteristiche, Mazurca e Polca subirono aggiustamenti e modificazioni differenti. Ad un certo punto è stato assolutamente necessario fissare delle regole valide per l’intero territorio nazionale da parte delle Associazioni dei Maestri di ballo. Non è stato per niente facile stabilire degli standard, in quanto si sono consolidate nel tempo vere e proprie scuole di pensiero in materia, da qui la necessità di trovare una sintesi dignitosa e coraggiosa che ha portato a creare un unico metodo di ballo per la Mazurka e la Polka), in modo da poter giudicare le coppie gareggianti.

Fonte balloliscio.it