Tango argentino

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L’esperienza di anni di studio, Vice Campioni del Mondo 2011. Finalisti ai Campionati  Italiani per vari anni. Autori del Libro in prossima uscita “Il Tango Argentino”.

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Un po’ di storia sul Tango argentino

Il tango argentino è una forma d’arte che comprende musica e danza nata a Buenos Aires, Argentina intorno alla seconda metà dell’800. In origine si produsse nei quartieri poveri ed emarginati ed ebbe successo soprattutto nelle case di tolleranza (tango ha la stessa radice semantica di tanghero).  Il tango utilizzò per le sue esecuzioni uno strumento, forse inventato o forse popolarizzato, dal tedesco Band, il bandoneon, una sorta di fisarmonica di legno con dei fori la cui apertura o chiusura con i polpastrelli produce le note, e che ha la caratteristica di cambiare la nota a seconda se il mantice viene compresso o invece dilatato.Pur essendo una musica molto sincopata, non utilizza strumenti a percussione ed anche gli altri strumenti utilizzati vengono suonati in modo del tutto particolare per dare forti accenti di battuta e segnature ritmiche.La sua struttura armonica,però, è tipicamente italiana. In principio il tango si affermò come musica popolare nel rapido e tumultuoso sviluppo di Buenos Aires, che passò da 210.000 a 1.200.000 abitanti…….. I grandi autori di tango (Le Pera, Contursi, Discépolo, Solanas,Troilo,Esposito, lo stesso Gardel,Filiberto,Razzano,Cobiàn,Cadicamo ed altri)ne fecero una musica nazionale.

Tra i grandi del Tango si comprendono cantanti e bandoneonisti.Fra i cantanti vanno ricordati Carlos Gardel,Roberto Goyenece,considerato il più grande cantante di tango, Susana Lago,etc. Tra gli specialisti di bandoneon il leggendario Juan D’Arienzo,Astor Piazzolla,Annibal Troilo,Nestor Marconi,Daniel Cabrera,Dino Saluzzi,Osvaldo Pugliese ed altri.

Brani musicali famosi

Mi Buenos Aires querido (Gardel-Le Pera) La ultima curda (Cadicamo-Cobian) Malena (Manzi-Demare) Malevaje (Discépolo-Filiberto) Mano a mano (Gardel-Flores-Razzano) Cambalache (Discépolo) Che bandoneon (Troilo-Manzi) Che papusa oi (Cadicamo-Matos Rodrigues) Solo (Solanas) Yuyo verde (Esposito-Delfino-Domingo) Vuelvo al Sur (Piazzolla-Solanas).

Il ballo

Il tango argentino è un ballo basato sull’improvvisazione, caratterizzato dalla sua eleganza e passionalità. Il passo base del tango è il passo in sè, dove per passo si intende il normale passo di una camminata.
Essendo un ballo di improvvisazione in pista non esiste l’idea di sequenze di passi predefinite, e sta alla fantasia dei ballerini costruire come in un dialogo il proprio ballo.
La posizione di ballo è un abbraccio frontale asimmetrico in cui l’uomo con la destra cinge la schiena della propria ballerina e con la sinistra le tiene la mano, creando quindi una maggiore distanza tra la spalla sinistra dell’uomo e la destra della donna.
Poche regole semplici dettano i limiti dell’improvvisazione: l’uomo guida, la donna segue.
Fondamentalmente è l’uomo che chiede con un linguaggio puramente corporeo alla propria ballerina di spostarsi.
Per motivi didattici sono state introdotte delle sequenze con passi predefiniti, come la Salida basica.  
La Salida Basica è la prima sequenza didattica di passi che viene insegnata nel tango Argentino.
La Salida Basica è una sequenza in cui si sviluppano tutti i passi in parallelo del tango.
Per passi in parallelo si intendono quei passi n cui ad un movimento del piede destro dell’uomo corrisponde un movimento del piede sinistro della donna, e viceversa.

Il cavaliere al primo passo porta il destro indietro, al secondo il sinistro a lato al terzo il destro avanti al quattro il sinistro avanti al cinque porta il destro parallelo al sinistro o dietro al sinistro, al sei sposta la gamba sinistra in avanti, al sette la gamba destra al lato destro all’otto chiude con il piede sinistro spostandolo a lato affiancandolo al destro.

La dama all’uno muove il sinistro in avanti, al due sposta il destro a lato dopo averlo spazzolato al sinistro, al tre il sinistro indietro, al quattro il destro indietro al cinque incrocia il sinistro davanti al destro portando il peso sul sinistro. Al sei il destro indietro, al sette il sinistro al lato e, all’otto unirà il destro al sinistro chiudendo i piedi.

Il luogo dove si balla il tango argentino è chiamato Milonga talvolta Tangheria.

Stili e interpreti

Il tango argentino è caratterizzato da 3 tipi di ballo diversi:
Il Tango, Milonga e il Tango Vals (Vals criollo). 
I ballerini di tango praticano molti stili, facenti capo a grandi interpreti delle sue fasi storiche. Vengono spesso ricordati José Benito Ovidio Bianquet detto “El Cachafaz”, o Carlos Gavito recentemente deceduto e noto per aver introdotto un tipico abbraccio “sbilanciato”.

Alle origini del tango argentino troviamo il canyengue, intorno al 1880. Tipici i movimenti rapidi e corti (arraballero). Soppiantato negli anni ’40.
Nelle milongas si balla lo stile milonguero, dai movimenti contenuti e adatti agli spazi ristretti riservati ad ogni coppia.
Nei locali più signorili invece si balla il tango salon. I musicisti tipici sono Di Sarli e Fresedo.
Negli show o spettacoli vari sia in teatro che nelle strade i ballerini si esibiscono nello stile detto: Tango scenario – tango exhibition con molti ganci e grandi giri molto coreografico.
Negli anni ’60 e ’70 si afferma il tango fantasia.
Con tempi di tre quarti invece si balla il tango vals, detto anche vals argentino, vals criollo o vals cruzado. 
Negli anni 2000 si è sempre più affermato un genere noto come tango nuevo ballato soprattutto sul tango elettronico, genere musicale capitanato dai Gotan Project.

Curiosità

* La Lingua del Tango è il Lunfardo …idioma parlato a Buenos aires

 * Nessuno sa chi abbia dato il nome di tango a questo ballo, né si sa esattamente perché si chiami in questo modo.

Ai primi del Novecento, il tango cominciava a sottrarre spazio in Europa al valzer e alla polca. Di fronte alle richieste d’interdizione delle autorità ecclesiastiche, si narra che il Papa Pio X avesse chiesto che una coppia di ballerini gli fornisse un’idea precisa del nuovo ballo, per valutarne direttamente, di persona, gli aspetti scandalosi. Avvenuta l’esibizione davanti al Pontefice, il Papa avrebbe detto:

«Mi me pàr che sia più bèo el bàeo a ‘ea furlana; ma nò vedo che gran pecài ghe sia in stò novo bàeo!»
(A me sembra che sia più bello il ballo alla friulana; ma non vedo che gran peccato vi sia in questo nuovo ballo!)»

Dispose perciò la revoca della sanzione ecclesiastica prevista per chi lo avesse praticato.

(Testo tratto Da Wikipedia, l’enciclopedia libera)