Salsa Cubana e Portoricana

Salsa Cubana

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Remo Lorenzon e Silvia Roncolato:  3 Titoli Italiani per questo ballo.
Cultura, storia e interpretazione del Popolo Cubano.

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Salsa Portoricana

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La storia della salsa cubana

Su luogo e data di origine non ci sono dubbi: la salsa è nata a Cuba agli inizi del 1900. Deriva dal Son, ma recepisce elementi importanti da altri balli, quali bolero, merengue, guaracha, conga, cumbia, rumba. Rispetto al Son accelera il ritmo pur mantenendo la funzione di danza di corteggiamento.
Il ritmo sincopato è presente fin dalle origini; mentre col passare degli anni è aumentata l’accelerazione dello stesso e sono state inserite decine di figure recepite da altre danze. Oltre i normali strumenti di percussione utilizzati per altri balli caraibici, negli ultimi tempi, sono intervenuti, moderni strumenti quali chitarre elettriche, batterie e pianole.
La salsa cubana è quindi una danza storicamente consolidata: è denominata caraibico perchè riconducibile alle tradizioni musicali di molti paesi del Centro e del Sud America. Ma le costruzioni stilistiche che oggi interessano tale danza derivano da vari paesi e da varie culture, USA in testa. Proprio per questo motivo, è più acceso e più attuale che mai il dibattito circa la necessità di sottrarla alle manie di contaminazione.
C’ è chi la vorrebbe riportare alla spontaneità e alla improvvisazione delle origini. C’è chi sostiene che così facendo, la salsa cubana si ridurrebbe ad essere un prodotto del folklore caraibico, sia pure significativo, ma senza respiro internazionale.

Sul significato del termine salsa c’è poco da dire o da inventarsi. Nella lingua spagnola tale termine, che è di genere femminile, ha lo stesso significato culinario che ha nella nostra lingua: intruglio . Alcuni dicono che è legittimo associarle il termine “piccante”, proprio nel rispetto dello spirito del ballo stesso,che vuole rimanere unico.
Esso rappresenta la miscela più esplosiva che si potesse creare dei tanti significativi elementi latino-americani e caraibico in fatto di musiche e di figure coreografiche. Pertanto, la parola e il concetto, non possono che associarsi alla connotazione di un insieme di ingredienti forti, il cui sapore lascia traccia.

Per informazioni più approfondite circa artisti, strumenti e cenni storici vedi
http://it.wikipedia.org/wiki/Salsa_(musica)

La salsa di Puerto Rico

La salsa portoricana è uno stile molto elegante, ricco di passitos e di giri. Questo genere viene ballato in linea, a differenza della salsa cubana dove si danza in senso circolare.

Questo ballo è accompagnato da una musica sia allegra e caliente , ma anche romantica, la quale è un contributo importante nel mondo della musica latina.

Un po’ di storia

Per conoscere a fondo la salsa portoricana è necessario ripercorrere la storia e la cultura dell’isola di Portorico e di tutti i fattori che hanno contribuito al suo sviluppo poiché nasce dall’incontro armonico di diverse tradizioni culturali.

I primi abitanti dell’isola, infatti, furono gli indiani Taino per i quali la musica e la danza costituivano la parte centrale delle loro cerimonie religiose e delle loro feste.

Successivamente ad invadere l’isola furono gli Spagnoli i quali uccisero molti nativi e impegnarono gli schiavi africani come forza lavoro. Di conseguenza, diedero vita a villaggi e città dove la cultura e la musica locale si intrecciò inevitabilmente con le tradizioni africane ed europee.

Inoltre, fin dai primi anni del 1800 gli abitanti del luogo fecero propri stili musicali tipicamente cubani.

Nuyorican

Per ben quattro secoli l’isola rimase sottoposta al controllo spagnolo fino a quando non si legò agli Stati Uniti.

Ciò comportò a partire dal 1915 consistenti migrazioni di Portoricani verso il Nuovo Continente, e precisamente verso New York, i quali portarono con sé la loro musica e la loro cultura.  

Questi formarono una comunità chiamata Nuyorican ( fusione dei nomi “ newyorkesi e portoricani “ ), per altro in un periodo in cui il Mambo, Cha Cha, Rock’n’Roll dominavano le piste da ballo. 

Diverse comunità portoricane si stabilirono, invece, nel South Bronx. Qui si trovarono ad affrontare una vita di ghetto molto dura, dalla quale l’unica via di fuga sembrava essere la loro musica “ Bomba e la plena “ tramite la quale raccontavano la loro condizione.

La nascita della salsa

Da non trascurare poi come nel corso degli anni ’30 la musica cubana (in particolare la Rumba) guadagnò molta popolarità in America e in Europa. Tuttavia, questo era niente in confronto alla fama guadagnata dal jazz afro-americano nel 1940, nato dalla fusione tra gli stili latini e il jazz.

Tutte queste forme musicali negli anni ’50 hanno cominciato a modernizzarsi, fino a creare lo stile chiamato Salsa, termine inventato alla fine del 1960, adatto a commercializzare la musica latina.

Negli anni ’60 divenne popolare la “Salsa Caliente” attraverso il quale molti artisti, come Willie Colon e Ruben Blades, esprimevano le condizioni in cui vivevano.

Questi artisti raccontavano con i loro testi storie di lotte della vita di un cittadino medio portoricano.

Attraverso le sonorità africane caraibiche della salsa comunicavano i loro sentimenti, aspirazioni per il futuro e il patriottismo che li legava indissolubilmente al loro paese.

Alla fine degli anni ’70 la popolarità della Salsa Caliente calò perchè gli ascoltatori e gli artisti cominciarono a preferire musica più romantica e sentimentale.

Fu così che prese corpo un ulteriore genere chiamato Salsa Romantica e i primi artisti che la inaugurarono furono Eddie Santiago, Luis Enrique, e Lalo Rodriguez.

La storia della salsa portoricana: Bomba y La Plena

I portoricani per affrontare le difficoltà della loro condizione in terra straniera si aggrapparono alla loro cultura musicale, nello specifico alla la Bomba e la Plena.

Queste due forme musicali sono completamente diverse, ma entrambe accompagnate dalla danza e influenzate dalla tradizione africana.

LA BOMBA

La Bomba è una forma di musica portoricana nata dall’unione di 3 diverse culture: la spagnola, l’africana e la Taino. L’origine esatta è ancora incerta per i critici , perché sono state rilevate diverse provenienze e variazioni ritmiche come Euba, Coccobale e Sica . Quello che è certo invece, è che La Bomba fu portata nel 17° secolo dagli schiavi neri della tratta che lavoravano nelle piantagioni di zucchero dell’isola.

Questa forma afro-portoricana è fonte di espressione politica e spirituale del popolo. I testi trasmettono rabbia e frustrazione per le loro condizioni di vita e servivano inoltre per stimolare ribellioni. Nel contempo, ballare la Bomba creava un senso di identità e comunità, di appartenenza comune. La musica della Bomba non è sempre rimasta uguale, ma si è evoluta grazie al contatto con diverse popolazioni di schiavi provenienti dai Caraibi ( Cuba, Santo Domingo, Haiti ).

Tale musica è molto ritmata, un ritmo dato dall’uso dei tamburi tradizionali Barriles o Bombas (chiamati così perché ricavati da barili di Rum) e tamburi con tono più basso i Buleador, il tutto accompagnato dal battito di bastoni e maracas. La danza, invece, consiste in una sorta di sfida tra danzatori e musicisti, in un duello ritmico. Si balla in coppia ma non è previsto contatto e si eseguono dei movimenti e passaggi veloci chiamati Piquetes Floretea. Il risultato è un singolare dialogo a ritmo di musica.

LA PLENA

A differenza della Bomba, la Piena, pur derivando da una mescolanza di generi, si nutre di maggiori elementi spagnoli. Essa è nata nel 1900 a Ponce, una città situata nella parte sud- occidentale dell’isola, precisamente nel quartiere Barriada de la Torre. Il prodotto finale è una musica folcloristica chiamata “Cantado Periodico” dal ritmo veloce , che potrebbe suggerire una similitudine con il merengue di Haiti e della Repubblica Domenicana.

La strumentazione utilizzata per produrre questo genere musicale è cambiata molto nel corso degli anni.

Tuttavia l’elemento essenziale rimane il Panderetes, i tamburelli con tre diverse dimensioni: il Tambador ( il più grande ) , Seguidor ( il medio ), Requinto ( il più piccolo ) . Altri strumenti usati sono il guiro, , la chitarra portoricana Cuatro , le maracas e le fisarmoniche.

Titos Matos, il leader del gruppo portoricano “Viento de Agua” , definì la Plena come il “ Giornale Vivente “ perchè i cantanti e i ballerini recitavano gli eventi del giorno, facevano satira politica e trattavano di scandali locali .

La Bomba e la Plena caratterizzano tutt’ora la cultura portoricana e restano le forme più popolari di musica dell’isola.

Ballare la salsa a Puerto Rico oggi

Tutt’oggi la salsa rappresenta un linguaggio simbolico con cui si esprimono sensazioni, si condividono credenze, si racconta la vita reale delle comunità latine. Una delle tante anime della Salsa portoricana è la Salsa romantica che continua ad espandere sempre di più la sua popolarità grazie a star del calibro di Marc Anthony , Jerry Rivera e Victor Manuelle i quali attraggono gli appassionati del genere da tutto il mondo .

L’editore latino del New York Magazine Izzy Sanabria descrive la Salsa Portoricana come una combinazione di passi di quella cubana e del Mambo, ma si può aggiungere che abbia radici musicali cubane e abbia risentito dell’esperienza afro – caraibica durante l’invasione.

Il genere si è sviluppato nelle comunità portoricane di New York durante l’immigrazione , ma oggi il centro è spostato a Porto Rico.

Ora nell’isola si possono trovare una ricca varietà di suoni cubani tra le quali danzon , son , guaracha , rumba e bolero , ma indimenticabile è la loro musica tradizionale che fa parte a pieno titolo della cultura latina .

FONTI: 

www.caribya.com

www.skidmore.edu, 

www.welcome.topuertorico.org, 

www.socsci.uci.edu, 

www.folkways.si.edu